La curiosità del giorno: il Nitinol
Missili, occhiali infrangibili e apparecchi ortodontici: cosa hanno in comune?
La risposta è il NITINOL, una lega Nichel-Titanio scoperta all’inizio del 1960 da W.J. Buehler, ingegnere del Naval Ordinance Laboratory nel Maryland (USA). L’accademico studiava le proprietà di alcune leghe metalliche, nel tentativo di trovarne una in grado di resistere agli urti e al calore così da poter essere usata nell’ogiva dei missili della marina americana.
Lo scienziato notò che questo insolito materiale possedeva una vera e propria “memoria”: un oggetto in Nitinol se riscaldato e piegato, riacquista sempre la sua forma originaria e lo fa in un intervallo di temperature molto ampio in funzione della sua composizione atomica.
Il metallo con memoria non è mai stato usato nell’ogiva dei missili, tuttavia trova impiego in un gran numero di altri ambiti, di cui alcuni dei più interessanti sono in medicina.
Le ancorette che si fissano alle ossa, ad esempio, possono essere fatte di Nitinol: alla temperatura corporea, la lega si espande e l’ancoretta si blocca nel punto in cui è stata posizionata. Analogamente, è possibile introdurre un filamento di Nitinol all’interno di una vena ed ottenere che si riarrangi in una rete a maglie strette per filtrare i coaguli di sangue.
Le sorprendenti proprietà della lega Nichel-Titanio sono sfruttate anche in ambito odontoiatrico per la realizzazione degli apparecchi dentali: gli archi ortodontici fatti di Nitinol ricordano la loro forma nativa e, nel tentativo di riacquistarla, una volta posizionati sulle arcate dentarie, applicano una pressione costante sui denti, spostandoli nella posizione desiderata.