I sintomi precoci di una carie

Moltissimi genitori curandosi quotidianamente dell’igiene dentale dei propri figli tentano di identificare precocemente i sintomi di una carie. Si tratta di un’operazione certo non facile, perché per chi non è del mestiere distinguere una piccola macchia da un principio di carie è quasi impossibile.
Esistono però dei segnali a cui prestare attenzione che, se si presentano insieme, possono farci scattare il campanello d’allarme e correre da un dentista pediatrico.
Quello che vogliamo sottolineare è che non dovremmo mai arrivare a questo punto, per due motivi:
- Agire su una carie già penetrata in profondità è molto più difficile rispetto a un principio di carie
- Accorgersene tardivamente significa che non vengono effettuati controlli periodici per monitorare lo stato generale della bocca del bambino.
Alla luce di tutto ciò, è comunque utile tenere a mente i sintomi principali e capire quindi come riconoscere una carie precocemente.
Cerchiamo di identificare insieme anche i fattori scatenanti, che possono dare avvio o accelerare notevolmente il processo!
Come riconoscere una carie dai primi sintomi: guida pratica per i genitori
Identificare i sintomi significa molto spesso arrivare già troppo tardi, quando la carie è già a uno stadio avanzato.
Questa malattia dei denti è infatti inizialmente silente, non causa alcuni tipo di fastidio e non è visibile a occhio nudo: in questa fase, solo un pedodontista riesce a individuarla, con l’ausilio di alcuni strumenti come le radiografie.
Le macchie
L’unica presenza visibile della carie è data dal cambiamento di colore del dente. Quando questo presenta una macchia di colore scuro potremmo essere di fronte a una carie, ma ci sono anche altre possibilità.
È infatti abbastanza comune trovare dei denti che presentino delle macchie più scure rispetto al colore naturale. In questo caso si tratta di un semplice fenomeno di pigmentazione, che è assolutamente risolvibile con una seduta di igiene orale professionale.
La macchia non provoca infatti alcuna conseguenza per la salute del dente, ma è soltanto un difetto estetico.
La macchia causata da una carie è invece di tutt’altra natura. Si tratta, infatti, soltanto della punta dell’iceberg di un processo che sta avvenendo all’interno del dente. Generalmente ciò avviene in maniera silente, e solo quando diventa visibile iniziano a presentarsi i primi dolori.
In ambito pediatrico, inoltre, non dobbiamo sottovalutare il fatto che il bambino potrebbe non esprimere inizialmente il suo dolore per via della paura di una visita dal dentista.

La sensibilità
Per capire come riconoscere una carie prima che sia troppo tardi bisogna fare attenzione anche alla sensibilità dentinale. Anche qui si tratta di un sintomo abbastanza avanzato, ma che può tornare utile nel caso in cui non ci siano macchie alla vista.
Il bambino potrebbe avvertire dei fastidi mangiando o bevendo cibi troppo caldi o troppo freddi, come un gelato, una minestra, o anche della semplice acqua!
Ognuno di noi ha una diversa sensibilità dei denti, per cui devi prestare attenzione solo nel momento in cui ci sia una variazione di questa sensibilità e quindi minore tolleranza.
Il dolore
Possiamo definire il dolore come il sintomo principe della presenza di una carie, anche se questo può essere indice anche di altre problematiche come ascessi, crescita di denti del giudizio e molto altro.
Attraverso il dolore il nostro corpo sta inviando un messaggio specifico, che non bisogna certo ignorare! Indagare sulle cause è possibile solo con una visita dal dentista, che risalirà all’origine del problema e somministrerà la terapia più adatta.
Più il dolore aumenta, più la carie sta avanzando all’interno del dente, fino a raggiungere la polpa. In questo caso, l’unico intervento risolutivo è quello della devitalizzazione.
Perché devitalizzare i denti da latte?
Moltissimi genitori pensano non sia necessario sottoporre i bambini alla devitalizzazione di un dente da latte, perché questo è destinato a cadere e a essere sostituito da quello definitivo.
Questo ragionamento che potrebbe sembrare corretto non tiene però conto di alcuni fattori.
Il primo è che la carie non è un mai un problema che si risolve da solo, ma anzi può solo peggiorare. Arrivando alla polpa può causare dolori molto forti, gengiviti, ascessi e infiammazioni varie.
Il secondo problema, ancora più importante, riguarda il ruolo del dente all’interno dell’arcata.
Se una carie non viene curata, si arriva alla caduta del dente. Una caduta precoce significa un mancato equilibrio all’interno della bocca: gli altri denti potrebbero prendere questo spazio rimasto vuoto, con tutta una serie di conseguenze a livello ortodontico.
Per prevenire questa situazione è sufficiente un semplice appuntamento dal dentista, che a seconda della profondità della carie potrà intervenire in due modi:
- Questo semplice trattamento è indicato nel caso di carie superficiali, che non hanno ancora intaccato la polpa. Consiste semplicemente nel chiudere tutte le fessure attraverso cui i batteri si sono fatti strada.
- È un procedimento veloce e indolore, specialmente nel caso in cui si ricorra alla sedazione cosciente. Questa tecnica permette al bambino di non percepire il dolore e di sottoporsi al trattamento in un contesto di rilassamento.
È il trattamento da fare nel caso in cui la carie sia arrivata alla polpa del dente.

Il ruolo della prevenzione
La carie è uno dei problemi più comuni nei bambini. Noi di Dottorsorridenti abbiamo sempre posto un accento particolare sulla prevenzione, che ancora oggi resta l’arma migliore per combattere questa fastidiosa patologia.
Durante le nostre visite, infatti, indichiamo quali sono le best practice per evitare l’insorgenza delle carie, tra cui:
- Evitare il consumo di bevande e alimenti ricchi di zucchero
- Lavare i denti dopo ogni pasto
- Utilizzare il filo interdentale con la supervisione di un adulto
- Consumare molta frutta e verdura, alimenti “disinfettanti” per la bocca.